CALLIGRAFIA: PENNA E PASSIONE - Emmetag

CALLIGRAFIA: PENNA E PASSIONE
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Ho scoperto la calligrafia nel 2002 grazie a un workshop, il mio approccio fu inizialmente di tipo professionale, legato alla mia attività di visual designer e docente: volevo integrare la mia formazione sul font design con un approfondimento storico e tecnico rivolto alle scritture oltre che ai caratteri da stampa.

In realtà, la calligrafia si è rivelata una materia incredibilmente affascinante che mi ha completamente rapita. È una passione che va molto al di là della mia attività strettamente lavorativa e che coltivo ogni volta che posso con studi e sperimentazioni.

Un tempo materia per pochi super-specializzati (e fanatici!) addetti ai lavori, la calligrafia ha avuto negli ultimi anni una rinnovata e diffusa attenzione anche da parte delle giovani generazioni.

Le "belle lettere" si sono spostate dai polverosi scaffali di biblioteche e archivi ai più dinamici canali social dove veri e propri performer dell'inchiostro postano costantemente opere finite ma anche attività live. Personaggi come Luca Barcellona (60,3 K follower su Instagram), John Stevens (67,6 K) Suzanne Cunningam (92,1 K) solo per citarne alcuni sono seguiti da migliaia di fan e appassionati. I gesti dello scrivere diventano virtuosismi da ammirare, imitare e, inevitabilmente, invidiare.

E in più, come per altri oggetti del passato (si pensi ai dischi in vinile o alle macchine fotografiche Polaroid) penne e carte speciali vivono un revival inatteso esercitando una fortissima seduzione su chi è abituato esclusivamente alla liquida e piatta smaterializzazione digitale. Pennini,stilografiche, inchiostri di ogni tipo, pennarelli speciali, persino strumenti auto-costruiti, sono una dotazione irrinunciabile per chi vive questo mondo anche solo da simpatizzante.

In certi settori, saper scrivere a mano correttamente ed elegantemente è un dote necessaria e ambita: non è raro che ci si affidi a professionisti per la trascrizione di lettere, biglietti personali o inviti. A volte anche per "riprogettare" la propria firma o la propria scrittura, magari in vista di un concorso o un esame importante.
Ci sono aziende che promuovono corsi di calligrafia per i propri dipendenti (per scrivere accuratamente i cartelli di un punto vendita o il menu di un ristorante, ad esempio) e, nel piccolo, non si rinuncia alla scrittura a mano per dare un'impronta unica e personale a partecipazioni di nozze, insegne old style, gadget di ogni tipo.

Come si diventa calligrafi? Un professionista studia a lungo e si allena costantemente per controllare la qualità del gesto e sperimentare nuove forme e strumenti. Importante è affidarsi a docenti e scuole serie e riconosciute.
Si possono studiare le scritture del passato (come la Gotica o la Cancelleresca) oppure migliorare la propria scrittura quotidiana (ci sono corsi e attività anche per i bambini delle scuole) e, per i più esperti, sperimentare nuovi strumenti e forme espressive.

In Italia, l'Associazione Calligrafica Italiana (www.calligrafia.org) promuove corsi di durata variabile tenuti da professionisti della scrittura su tutto il territorio nazionale.

Non resta che armarsi di penna e passione e… mettersi all'opera!

parole di Gabriella Grizzuti

scatti tratti dal web