Si inizia dalla fotografia in questo percorso che non ha una vera partenza e un vero arrivo ma partenze possibili e mille tappe intermedie.
In questa prima tappa, abbiamo creato una grammatica della visione , un nuovo modo di guardare il cibo e fotografarlo. Sto parlando di still life fotografici realizzati con una grande cura estetica.
C’è chi gioca con le luci, chi osa con le composizioni, chi mixa i colori più improbabili, insomma per catturare il fascino del cibo ci vogliono tecnica, arte, esperienza e nuove idee.
In America lo definiscono “food porn” termine apparso per la prima volta nel 1984, nel libro Female Desire-Women’s, ovvero il voyeurismo del cibo, dove la presentazione, l’estetica del piatto è più importante del piatto stesso.
I primi still-life, sono stati scattati presso lo studio Nubes, uno studio fotografico di Elio de Filippo e Jessica Squillante, due giovani artisti che creano immagini e video.
Questi still-life sono lo storytelling di questa prima tappa, c’è un racconto del tempo, attraverso la clessidra creata dai cereali e legumi o la creazione di forme e ricerca della composizione e ancora il racconto attraverso il cibo di due terre distanti.
Da un lato il presente, la presenza dall’altro la terra e il cibo.
parole e scatti di Maria Vastola