ROFRANO, TERRA DALLE SFUMATURE ROSA - Emmetag

In data 5 novembre, si è tenuto presso il Palazzo Mainenti, il convegno sulla nascita e sulla valorizzazione del pomodorino giallo-rosato di Rofrano. Il progetto prende forma rispettando i canoni della “Campaniafelix” come filo conduttore, rendendo fertile il sogno di due agricoltori autoctoni: Giovanni Cavallo e Giovanni Speranza dell'azienda agricola “Biohope”, il tutto coronato dalla regia di “nonna” Sofia.

Al dibattito hanno partecipato non solo le cariche istituzionali locali, ma anche una rappresentanza delle più riuscite realtà imprenditoriali. Tra le cariche istituzionali hanno preso la parola Gregorio Romano, direttore del “Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni”, il sindaco della cittadina collinare di Rofrano: Nicola Cammarano e il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, i quali hanno espresso orgoglio e  ammirazione nella valorizzazione del territorio, elemento cardine della filosofia dei due neo-produttori rofranesi.

Tra le realtà imprenditoriali a sostegno delle attività produttive locali al di fuori del Cilento, ha preso parola Carmine Mainenti, fondatore del marchio “Da Zero” pizzerie in tutta Italia. Il suo intervento si è focalizzato sulla presa visione di come, partendo “Da zero” sia possibile imporsi nel mercato a prezzi concorrenziali valorizzando la terra natia cilentana. In terza battuta, hanno preso spazio le visioni di chi, personalmente ha speso la vita nella realizzazione e al successo delle proprie attività, sto parlando di: Paolo Ruggiero della cooperativa “Dani coop”, emblema del pomodoro “San Marzano” coltivato nell' agro-sarnese-nocerino ed Enzo Coccia, maestro pizzaiolo, titolare de “La notizia”, nota pizzeria napoletana e simbolo della riuscita attribuzione della pizza come patrimonio Dell’UNESCO.

I pareri tecnici sono stati espressi dal Professor Luigi Frusciante, ordinario della cattedra di genetica agraria del dipartimento di Agraria, dell'Università degli studi di Napoli “Federico II” e dall’agronomo Gianluca Iovine. Il professore ha fornito un excursus sulla nascita e sull'importazione del pomodoro in Italia, pratica avvenuta intorno alla metà del 1500 ed ha focalizzato il suo intervento espressamente sulla valorizzazione dei semi del frutto di pomodoro, concentrandosi sull'importanza della caratterizzazione genotipica del territorio rofranese; concetto questo, disquisito anche dalla visione del dottor agronomo che ha preso parola in seguito.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di: Gino Fedullo dell'azienda agrituristica “ I Moresani”, Marco Giulio presidente dall'associazione “Pattano Insieme”, che ha incentrato l'ultimo quinquennio della sua vita nella realizzazione di tre carciofaie selezionate, tali da determinare la nascita del “carciofo alla pattanese” ed Enzo Galdi, vicepresidente “Coldiretti”.

La categoria “Il pomodoro in cucina” è stato argomentata da due chef cilentani: Davide Mea della “Taverna del Mozzo” a Marina di Camerota, che ha annoverato il pomodorino rofranese tra i migliori nelle insalate fresche di pesce e Alessandro Feo, che ha illustrato come questa varietà di pomodoro sia una vera e propria risorsa gastronomica nel tempo, dato che gli stadi di maturazione di questo frutto avvengono mediante pacciamatura in ceste.

La testimonianza della protagonista indiscussa, Sofia Mazzeo, ha evocato in sala i profumi della nobile arte dell'agricoltura, illustrandoci come, in una vita spesa nel nutrire la terra, la natura sia in grado di regalare emozioni tangibili.

Nell'intervento conclusivo, ha preso parola Michele Cammarano, consigliere regionale delle Regione Campania, che ha illustrato come sia possibile ripartire “da zero” e investire nella cultura del territorio, abbattendo le mura note come obiettivo1 raggiungere lo step successivo in ambito europeo. 

Infine, la parte migliore del programma di dibattito è stata discussa tra le mura della pizzeria “Da Zero”, gustandogli aromi e le note dolciastro-acidule del pomodorino di Rofrano, perciò: “Bon Appetit”!

parole di Annamaria Troccoli

scatti gentilmente concessi da Carlo Cavaliere PHOTOGRAPHY CARLOCAVALIER.IT