CENTOTTANTASETTE GIORNI AMERICANI

Il conto dei miei giorni nelle Americhe continua e i numeri diventano sempre più grandi, così pure esperienze e consapevolezze.

Giorno 144 – Ero a letto, scrivendo le pagine del mio diario, le impressioni, i pensieri, l’amore. Poi, è arrivato tutto d’un colpo e mi ha disarmata. Questa notte, dopo tutte quelle trascorse a fuggirlo, dopo il volume alto della vita, le risate fragorose, le note delle città, tutto per non averlo intorno a indagarmi, doloroso e pungente, ho ritrovato il prepotente silenzio di cui tanto a lungo ho avuto paura e per il resto del tempo prima che mi addormentassi l’ho goduto.

Giorno 148 – Ho ripensato a tutte le volte in cui negli ultimi mesi tornando a Roma dai miei viaggi, mi sentivo in trappola. Ogni volta che mettevo piede all’aeroporto, alla stazione pensavo già a quale sarebbe stata la prossima destinazione. Stasera, tornando a New York City non è stato costringermi in qualche luogo. Ho sentito di essere felice nella strada verso casa, di non voler scappare e di avere ancora tante cose da dare, da prendere e giorni da respirare.
*Perchè so, adesso, che non è un posto a mettere in gabbia, forse ero io a essere un po’ rotta.

Giorno 154 – Oggi Boston. Ho sempre adorato i salici piangenti. Ho addirittura chiesto alla mia famiglia di piantarne uno in giardino, come se i salici fossero alberi da ingabbiare in un recinto. Non so perchè li abbia sempre amati tanto: goffi, ingombranti, soli. Forse per quella foga nel succhiare la vita dall’acqua, per quelle radici rigogliose che li tengono attaccati alla terra, incrollabili. Esempio di forza e libertà.

Oggi, tuttavia, più che dilungarmi nei pensieri, vi regalo i miei occhi.

Giorno 43 – Blue New York, mancanze
Giorno 53 – Pomeriggi su note jazz
Giorno 63 – Le sinuose sponde dei fiumi
Giorno 64 – “Abbracciami” cit.
Giorno 70 – Cartolina da Brooklyn, con amore
Giorno 74 – Ragazza in bicicletta, doppie velocità
Giorno 78 – Una domenica pomeriggio
Giorno 86 – Colori, persone. La stessa cosa?
Giorno 98 – Arrivi, partenze. Arrivi
Giorno 106 – Matrimoni in riva al fiume. Sì
Giorno 116 – Il cuore in fiamme, l’amore
Giorno 118 – Alla fine del giorno New York d’argento
Giorno 134 – Nè una persona, il freddo del giorno
Giorno 162 – La prima neve
Giorno 168 – I ponti trovano la strada per avvicinare e unire
Giorno 174 – Dentro le finestre come dentro le persone
Giorno 178 – Le passeggiate solitarie, gli occhi nuovi
Giorno 185 – Stretta nell’abbraccio più caldo che potessi aspettarmi

parole e scatti di Claudia Cavaliere

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