IN VETTA AL MONTE CERVATI: VIAGGIO NEL CILENTO BIANCO - Emmetag

“Ma nel Cilento che fate d’inverno?”

Potremmo variamente rispondere al dubbio che attanaglia i fedelissimi dei lidi cilentani della bella stagione; così, su due piedi, attaccare coi resoconti di allegre spedizioni in montagna, di serate a tavola, di passeggiate e passatempi in campagna. E allora, tanto per sfatare il mito, diciamolo senza giri di parole: le risorse del Cilento, come le vie del Signore, sono infinite. Facile immaginare che, passata la calura e la calca a valle, col freddo si vada a cercare baldoria a monte.

Il Monte Cervati innevato

PERCORSO

Se non siete esattamente delle guide alpine, è opportuno individuare (adescare, in certi casi) un referente in grado di indicarvi le criticità legate al meteo e le insidie dell’itinerario eventualmente scelto.

il percorso

Partendo da Piaggine perdersi è (quasi) impossibile, ma la montagna richiede umiltà e prudenza: nonostante la segnaletica puntuale, affidarsi a chi ne sa di più è sempre l’opzione migliore; specie quando i gradi precipitano sotto lo zero e i – 10° arrivano in faccia. Per i campioni di orienteering, segnaliamo la possibilità di imboccare la strada da Monte San Giacomo o da Sanza.

il percorso

L’escursione richiede una preliminare organizzazione in termini di dotazioni e abbigliamento. Per cominciare, un’automobile capace di condurvi fin dove la natura e le condizioni della strada lo consentano, tra neve e possibili lastre di ghiaccio: la fontana dei Caciocavalli è un buon compromesso tra il cominciare a macinare chilometri a piedi e rendere onore al nominato caciocavallo tra due fette di pane.Ancora in tema “necessaire”: la presenza di walkytalky, se in gruppo, facilita la comunicazione e rende la marcia decisamente più sicura per il caso di probabili Pollicini disseminati tra gli alberi imbiancati. Parola nostra, che abbiamo avuto il piacere di imbatterci nella fitta rete audio dell’Associazione Off Limits di Gioi (oltre a scroccare loro passaggi in auto e perle di esperienza in poche battute).

La linea telefonica, infatti, in quota si prende una vacanza per ricordarvi che si campa anche senza smartphone.

Quanto all’outfit, è indispensabile propendere per caldi capi da neve, termici e waterproof. Così, stilosi quanto l’Uomo delle Nevi, sarete pronti a risalire la cima, avendo cura di disseminare boccette di superalcolici e cioccolato fondente nelle tasche del giaccone da consumare senza sensi di colpa.

Due/tre ore di cammino vi consentiranno di raggiungere “il rifugio”.

il percorso

IL RIFUGIO

A quasi 1600 metri d’altezza, quando i piedi saranno un tutt’uno con lo stivale, raggiungerete la località Chianolle e Casa Rosàlia per la notte; e no, non aspettate una nonnina brizzolata omonima all’accoglienza, perché di Rosalìe in cucina non ce ne sono. Il rifugio prende, infatti, il nome da un esponente della famiglia dei coleotteri che abita il Cervati nella stagione estiva, che potrebbe fare capolino da un acquario artigianale posto sul camino della sala.

il rifugio

Il rifugio – precisa Riccardo, giovane gestore – è un ricovero concepito per escursionisti: chiarezza è il pilastro dell’accoglienza. Così, intrepidi amici, non aspettate di soggiornare in un albergo o uno chalet delle Dolomiti e siate pronti a condividere la tavola, gli spifferi e le camerate. Ne guadagnerete in spirito, complice la cucina superlativa, l’approccio familiare dei padroni di casa e ilbuon umore.

il rifugio

Riscoprirete, con la giusta compagnia, il piacere di ascoltare e raccontare davanti al focolare, lontani da schermi di sorta. Perché, lo abbiamo anticipato, in alta quota il telefono è fuori gioco.

il rifugio
il rifugio
il rifugio
il rifugio

LA VETTA

L’indomani, temprati nottetempo nel corpo e nello spirito, imboccate il sentiero a nord est, che dalla località Chianolle conduce sulla vetta del Cervati, la seconda più alta della Campania. Il tempo di percorrenza media è di due ore, proseguendo a passo regolare e con qualche sosta per recuperare fiato.

verso la vetta
verso la vetta
verso la vetta

Ancora una volta, ribadiamo la necessità di tarare le proprie forze ed il meteo prima di incamminarsi: l’itinerario è impegnativo, ma fattibile per un candidato che vanti una preparazione atletica al minimo sindacale. Assecondate il vostro passo e raggiungete la vetta senza fretta: in cima lo spettacolo è tutto da scoprire.

la vetta
la vetta

Rifugio Cervati – Casa Rosàlia

Località Chianolle, Piaggine (Sa)

Tel. 3392823021 – 3407306064

Aperto dal giovedì alla domenica o su prenotazione

 

Associazione Off Limits – Gioi (Sa)

www.asdofflimits.it

info@asdofflimits.it

Tel. 3336620619

parole di Emilia Volpe

scatti di Emilia Volpe, Mario Volpe e Marco Infante